Oggi parliamo della professione e, nello specifico, delle doti dell’interprete di conferenza, una figura che esiste praticamente da sempre per consentire la comunicazione tra persone che non parlano la stessa lingua.

Una professione antichissima: basti pensare che l’attestazione più antica sull’uso dell’interpretazione risale al 3000 a.C. ed è rappresentata da un’iscrizione sulle tombe dei Principi di Elefantina. L’isola di Elefantina è un’isola del Nilo che si trova nella regione meridionale dell’Egitto, nei pressi di Assuan, al confine con la Nubia.

Nel tempo la figura dell’interprete si è evoluta, avvalendosi di strumenti e tecniche un tempo inesistenti, seppur l’obiettivo resti sempre lo stesso. Mettere in comunicazione, favorire la comprensione, promuovere l’inclusione.

L’interpretariato può assumere varie forme: trattativa, consecutiva, chuchotage o simultanea.

Oggi ci concentriamo sull’ultima tecnica, quella tendenzialmente più complessa e che vede l’interprete svolgere più attività allo stesso tempo: ascoltare, comprendere, tradurre, riformulare, parlare in un’altra lingua. Tante attività da controllare contemporaneamente e che richiedono un impegno mentale non indifferente. In questo tipo di attività, l’interprete parla nello stesso momento in cui l’oratore continua a parlare. Si entra così in un flusso che definirei dissociativo, per via della realtà in cui il professionista viene catapultato. In questo stato che a me piace definire di “coscienza alterata”, i concetti vengono tradotti così come l’acqua passa attraverso un filtro per uscirne uguale ma purificata e adattata al target. Ma come trovare la concentrazione? Io seguo due metodi: chiudere gli occhi, lasciandomi guidare totalmente dalla voce del relatore. Oppure tenere gli occhi aperti e seguire il labiale, trovando così una sorta di appiglio per restare ancorata al presente. Tante sono le doti dell’interprete, tante le possibilità. Nel tempo, e con l’esperienza, si impara a gestire ogni sorta di imprevisto possibile in modo che il cliente possa dormire sonni tranquilli.

L’importanza della preparazione

Molti pensano che sia un’impresa impossibile, eppure è solo questione di tanta pratica e preparazione. Una dote innata, forse, ma la preparazione pre-incarico è comunque fondamentale per fare un ottimo lavoro all’altezza delle aspettative. Nel giro di pochi secondi l’interprete deve spesso prendere decisioni importanti, a livello di scelte terminologiche o sintattiche o della resa di un determinato concetto. Per questo motivo la reattività diventa una dote fondamentale per non perdere terreno e stare al passo con la velocità del relatore. Pensiamo a quando sul palco assistiamo a un alterco, a un confronto particolarmente acceso: come si comporta l’interprete? In pochissimi istanti deve capire come adattare la traduzione restando fedele al messaggio originale per non creare una dicotomia tra quello che si vede sul palco e quello che gli ospiti stranieri ascoltano in cuffia. Non si sentirebbero forse “traditi” se si ritrovassero ad ascoltare una versione edulcorata?

Il carico psicologico

Un’altra questione da affrontare è legata al carico psicologico: a volte vengono trattati argomenti “scomodi” o molto delicati dal punto di vista etico o psicologico e il professionista deve mantenere il giusto distacco per non lasciarsi travolgere dall’emozione del momento. Questo non significa che l’interprete di conferenza sia un automa o un robot, ma semplicemente è bene prendere le dovute distanze da ciò che non lo riguarda direttamente per poter conservare la concentrazione e la lucidità mentale.

Come una maratona

Quello dell’interprete di conferenza è un lavoro incredibilmente impegnativo anche dal punto di vista energetico: basti pensare che molti dicono che una giornata di interpretariato equivalga a correre una maratona! In effetti, al termine di un’intera giornata a tradurre tematiche particolarmente complesse il carico si sente eccome e bisogna decomprimere. Una sfida da affrontare a testa alta e con la giusta prontezza di riflessi.

Ora dovresti saperne di più delle doti dell’interprete di conferenza. Visita la sezione dedicata all’interpretariato del mio sito per scoprire in quali ambiti lavoro e quali sono le mie specializzazioni.

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